Eccoci come promesso al nostro appuntamento con gli esami del sangue.
Questa volta parliamo del ferro e della sua carenza.

Negli esami del sangue troverete oltre ai valori spiegati la volta precedente anche delle particolari proteine.
Queste proteine sono deputate al trasporto o al deposito del ferro.
Sappiamo certamente che il ferro è fondamentale per i nostri globuli rossi.

Gran parte del ferro che utilizziamo per formare la così detta emoglobina deriva dalla nostra alimentazione. La restante parte dal riutilizzo del ferro da parte del nostro organismo.

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Cominciamo ad analizzare queste piccole proteine che tanto sono utili per il nostro organismo.

La prima di questo elenco è la Transferrina. Questa proteina ha la capacità di legarsi al ferro e di trasportarlo in tutto l’organismo. I valori normali sono tra 215-365 mg/dl negli uomini e di 250-380 mg/dl nelle donne. Questi valori asssoluti però sono inutili senza altri dati fondamentali come la sideremia (quantità di ferro nel sangue), la saturazione della transferrina (tra il 20-50% negli adulti) e la TIBC ovvero la capacità totale di legare il ferro. Esiste anche un altro parametro che è la UIBC ovvero la parte di transferrina di “riserva” che non si è ancora legata al ferro.

Un’altra molecola importantissima è la Ferritina (valori normali 24-336 mcg/l per gli uomini e 11-307 mcg/l per le donne) che indica il ferro “di deposito” che si trova specialmente in fegato, midollo osseo e muscoli. Questo ferro serve in condizioni di scarsità di assunzione a darci alcuni giorni di tempo prima di rimanerne senza. Immaginatelo come una banca che fa un prestito al momento del bisogno.

Fatta la parte scientifica e magari un po’ noiosa buttiamoci sul capire cosa possono significare queste alterazioni.

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Prendiamo ad esempio il caso di ferritina bassa, saturazione di transferrina bassa e ferro basso. Questa è la tipica carenza di ferro. Nella nostra alimentazione che prevede carne rossa circa 2-3 volte a settimana è difficile incorrere in questa situazione ma pensiamo ai nostri amici vegani. Non assumendo quantità di ferro sufficienti si potrebbero riscontrare questi valori e quindi avranno una condizione di anemia. Il motivo per cui una dieta o uno stile alimentare non va mai adottato senza prima il parere di una persona qualificata è questo. Incappare in insufficienze di questo o quell’altro elemento è molto facile. Sebbene il nostro organismo sia organizzato per sopravvivere per alcuni giorni senza addirittura nutrirsi ad un certo punto questa capacità si esaurisce. Avere un’anemia significa avere difficoltà nell’esercizio fisico, essere irritabili e pallidi, fragilità di capelli e unghie fino ad arrivare a condizioni parecchio gravi che mettono a rischio la nostra vita.

Un’altra causa di questi valori potrebbe essere un malassorbimento intestinale causato da molteplici cause tra cui sicuramente la più frequente è la celiachia.

Valori simili ma con un basso rapporto TIBC/Transferrina è dato da malattie croniche che potrebbero portare anche ad un sanguinamento cronico.

Un elevato valore di saturazione di transferrina e di ferritina potrebbe essere causato da una così detta anemia emolitica. Ovvero i nostri globuli rossi sono più propensi ad essere distrutti e quindi liberano il ferro che verrà recuperato. In questo caso oltre ai sintomi detti prima si rischia anche un sovraccarico di ferro che diventa molto pericoloso poiché ha un elevato potere ossidativo che danneggia i tessuti.

Quindi trovare valori alterati può essere una situazione abbastanza comune. Se doveste trovare qualcosa di anomalo non esitate a contattare il vostro medico che potrà indicarvi la terapia migliore!

Inoltre ricordate che il ferro viene assorbito meglio se nello stesso pasto inserite qualche alimento ricco di vitamina C(agrumi, fragole, peperoni etc)!