Il Personal Trainer è (anche) un aiuto psicologico?

E’ un dato collaudato da numerosi studi e pubblicazioni su riviste scientifiche che lo svolgimento di attività fisica determina significativi benefici sulla salute mentale delle persone e non solo sugli aspetti più propriamente di natura fisiologica.

Dal testo della Carta Europea dello Sport di Rodi del 1992 viene data una definizione di sport quanto mai valida e che esalta il concetto presentato pocanzi:“Si intende per “sport” qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizione di tutti i livelli.”

Ci preme sottolineare che lo svolgimento dell’attività fisica determina sia risposte in acuto che adattamenti a lungo termine sugli aspetti psichici dei soggetti che la praticano con costanza, in altre parole garantisce una riduzione dei livelli di ansia e depressione,  una riduzione della reattività dello stress e un miglioramento della capacità cognitiva intesa come miglioramento della memoria e della abilità di Problem Solving

Questa premessa ci permette di fare comprendere il ruolo del Personal Trainer (pt) dal punto di vista di educatore e motivatore all’esecuzione delle attività motorie a considerazione del fatto che nonostante i benefici precedentemente evidenziati apportati dall’esercizio fisico, stime recenti, effettuate dal National Center for Health Statistics, indicano che negli Usa, circa il 40% della popolazione è sedentaria nel tempo libero; inoltre, meno del 50% di coloro che iniziano un programma di attività fisica regolare continuerà a seguirlo a distanza di sei mesi.

Il Personal Trainer ha quindi una funzione chiave per aiutare le persone a riconoscere l’importanza di uno stile di vita caratterizzato dal movimento fisico.  E’ colui che pianifica gli obiettivi, convincenti e raggiungibili,  dei propri clienti e favorisce la loro partecipazione ai programmi di esercizio. Deve stimolare la sensazione di riuscita a raggiungere l’obiettivo impostato nei tempi stabiliti, coinvolgendo nel giusto modo e con competenza il cliente. Il colloquio diretto tra pt e cliente è essenziale per identificare obiettivi, misurabili e compatibili tra loro. Piuttosto che ottenere informazioni da una valutazione e imporre obiettivi al cliente, è importante identificare i suoi reali desideri e le sue reali necessità.  Gli obiettivi inoltre verranno impostati in un ottica temporale a breve, medio e lungo termine. L’obiettivo a breve termine, una volta raggiunto, ci avvicina al nostro standard di raggiungimento finale ossia all’obiettivo a lungo termine. Un programma vincente di pianificazione degli obiettivi dovrebbe includere la combinazione variegata di tutti e tre gli obiettivi di cui sopra.
Ricordiamoci sempre che un obiettivo difficile ma non insuperabile è efficace se ha il 50% di probabilità di riuscita.

Il Personal Trainer in questa ottica non solo sceglie le azioni che il cliente dovrà compiere per raggiungere la meta agognata, ma rafforzerà in lui un atteggiamento mentale per la riuscita e la fiducia in sè stesso.

Solo se si possiede sufficiente fiducia in sé stessi si può lavorare sulla volontà che spinge al miglioramento continuo e non distoglie dalla meta.

Un cliente intrinsecamente motivato è talmente appassionato all’esercizio fisico che non può farne a meno e lo inserisce tra le attività compiute quotidianamente come quelle fondamentali del nutrirsi e riposarsi.
Non è facile far cambiare uno stile di vita, ecco il ruolo primario del Trainer Personale. Quest’ultimo deve con competenza tecnica, empatia, motivazione psicologica e comunicazione efficace, accrescere nel cliente la percezione di piacere fisico allo svolgimento dell’attività fisica in qualunque forma possibile che sia un lavoro aerobico, anaerobico lattacido o alattacido, che sia a corpo libero o con attrezzi funzionali tipo barbell, manubri, bande elastiche, macchine isotoniche, kettlebell, e chi più ne ha più ne metta.

Se possibile deve diventare una figura di riferimento nella vita del cliente, al quale sa dare consigli sulla corretta nutrizione e suggerisce come gestire i momenti di stress quotidiano.

Ricordiamoci che aiutare una persona nel raggiungere uno stato di salute fisica comporta a cascata effetti positivi di natura estetica e psichica e mette in atto una trasformazione di autorealizzazione. Il Personal Trainer progetta e fa eseguire programmi di esercizio fisico promuovendo cambiamento di stile di vita, senza per questo formulare diagnosi o prescrivere cure ai propri clienti, né tanto meno accettare o allenare clienti che presentano condizioni cliniche particolari in quanto esulano dal loro campo di azione e conoscenza. In questi casi riconosciuto il problema medico a cui sono inseriti vengono dal PT indirizzati a figure professionali più appropriate, ad esempio a un dietologo per la terapia medica nutrizionale nel caso di un diabetico o di un obeso, in grado di occuparsi della loro salute.

Costruire il successo ha un impatto maggiore di qualsiasi altro fenomeno nell’aumentare l’auto efficienza di un cliente. La scelta del Personal Trainer può essere determinante nel raggiungere il successo che ognuno desidera per sé.

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